Esistono procedimenti
magici che aboliscono le distanze di spazio e tempo: le emozioni.
S. de BeauvoirUn' immagine, un pensiero... preziosi frammenti di ricordi che fioriscono al buio.
31 dicembre 2012
30 dicembre 2012
29 dicembre 2012
IL PICCOLO COLIBRI'
Una favola africana racconta la storia di uno spaventoso
incendio scoppiato in una foresta; tutti gli animali, presi dal panico,
fuggivano nella direzione opposta alle fiamme. Solamente un piccolo colibrì
viceversa volava molto rapidamente verso l’incendio portando all’interno del
becco una sola goccia d’acqua. Ad un tratto incontrò il leone che gli chiese:
“Cosa credi di fare?” “Vado a spegnere l’incendio.” Rispose il piccolo
volatile. “Con una goccia d’acqua?” disse il leone con un sogghigno di irrisione.
Ed il piccolo colibrì, proseguendo il volo, rispose: “Io faccio la mia parte, e
tu?”.
28 dicembre 2012
UN MONDO LONTANO DAL MONDO
Non sapevo dove andare
allora ho costruito un mondo.
L’ho costruito col sorriso di un bambino
con la forza di una donna
con gli sguardi silenziosi di un anziano
con gli occhi fedeli di un cane.
Ho costruito un mondo
con i profumi della mia terra
con melodie di paesi lontani
con i fiori del mio giardino
con un pò di poesia .
Ho incastonato i pezzi
in un mosaico variopinto di vita.
Ho costruito un mondo,
lontano dal mondo.
Anna
27 dicembre 2012
IL PICCOLO BRUCO
Un piccolo bruco camminava verso la grande
montagna.
Sulla sua strada incontrò un grillo.
" Dove vai ?" gli chiese.
Senza smettere di camminare, il bruco rispose:
" Ieri ho fatto un sogno:
ho sognato che ero sulla cima della montagna
e da lì potevo guardare tutta la valle.
Era bellissimo !
Così ho deciso di realizzare il mio sogno."
Mentre il bruco si allontanava il grillo disse:
" Devi essere pazzo!
Come farai ad arrivare fin lassù?
Tu, un piccolo bruco ?
Per te, una pietra sarà una montagna,
una piccola pozzanghera sarà un lago,
e qualsiasi ramo sarà una barriera insuperabile !"
Ma il piccolo bruco era già lontano.....
Poi sentì la voce dello scarafaggio:
" Dove vai con tanto sforzo ?"
E il piccolo bruco gli raccontò il suo sogno.
Lo scarafaggio si mise a ridere, e disse:
" Ma se neanche io con le mie grandi zampe
comincerei un' impresa così difficile."
E rimase disteso a ridere,
mentre il bruco continuava per la sua strada.
La scena si ripeté col topo, il ragno, la rana.
Tutti gli consigliavano di rinunciare.
" Non arriverai mai..!", gli dicevano.
Ma il piccolo bruco continuava a camminare
perché dentro di sé sentiva che doveva farlo.
Dopo molto tempo, stanco e senza forze,
e sentendosi sul punto di morire,
decise di fermarsi a riposare,
e costruì col suo ultimo sforzo, un bozzolo.
" Cosi mi sentirò meglio." disse.
Ma non uscì più !
Giorni dopo, una mattina nella quale
il sole brillava in modo speciale,
gli animali si avvicinarono a vedere i resti
dell'animale più pazzo del mondo,
che aveva costruito la sua tomba
come un monumento alla mancanza di buon senso.
Lì c'era l'ultimo rifugio di uno,
che era morto per inseguire un sogno;
quando all'improvviso quel bozzolo grigiastro,
cominciò a rompersi, e con gran meraviglia
videro spuntare un paio di occhi e due antenne......
A poco a poco, uscirono anche
due bellissime ali, dai colori stupendi.
Era una farfalla !
Tutti restarono a bocca aperta,
e non dissero niente,
perché già sapevano cosa avrebbe fatto.
Sarebbe volata in cima alla montagna
per vedere da lassù, tutta la valle;
e realizzare così il suo sogno.
Il sogno per il quale era vissuto
e s'era sforzato fino a morire;
ed era rinato per realizzarlo.
Sulla sua strada incontrò un grillo.
" Dove vai ?" gli chiese.
Senza smettere di camminare, il bruco rispose:
" Ieri ho fatto un sogno:
ho sognato che ero sulla cima della montagna
e da lì potevo guardare tutta la valle.
Era bellissimo !
Così ho deciso di realizzare il mio sogno."
Mentre il bruco si allontanava il grillo disse:
" Devi essere pazzo!
Come farai ad arrivare fin lassù?
Tu, un piccolo bruco ?
Per te, una pietra sarà una montagna,
una piccola pozzanghera sarà un lago,
e qualsiasi ramo sarà una barriera insuperabile !"
Ma il piccolo bruco era già lontano.....
Poi sentì la voce dello scarafaggio:
" Dove vai con tanto sforzo ?"
E il piccolo bruco gli raccontò il suo sogno.
Lo scarafaggio si mise a ridere, e disse:
" Ma se neanche io con le mie grandi zampe
comincerei un' impresa così difficile."
E rimase disteso a ridere,
mentre il bruco continuava per la sua strada.
La scena si ripeté col topo, il ragno, la rana.
Tutti gli consigliavano di rinunciare.
" Non arriverai mai..!", gli dicevano.
Ma il piccolo bruco continuava a camminare
perché dentro di sé sentiva che doveva farlo.
Dopo molto tempo, stanco e senza forze,
e sentendosi sul punto di morire,
decise di fermarsi a riposare,
e costruì col suo ultimo sforzo, un bozzolo.
" Cosi mi sentirò meglio." disse.
Ma non uscì più !
Giorni dopo, una mattina nella quale
il sole brillava in modo speciale,
gli animali si avvicinarono a vedere i resti
dell'animale più pazzo del mondo,
che aveva costruito la sua tomba
come un monumento alla mancanza di buon senso.
Lì c'era l'ultimo rifugio di uno,
che era morto per inseguire un sogno;
quando all'improvviso quel bozzolo grigiastro,
cominciò a rompersi, e con gran meraviglia
videro spuntare un paio di occhi e due antenne......
A poco a poco, uscirono anche
due bellissime ali, dai colori stupendi.
Era una farfalla !
Tutti restarono a bocca aperta,
e non dissero niente,
perché già sapevano cosa avrebbe fatto.
Sarebbe volata in cima alla montagna
per vedere da lassù, tutta la valle;
e realizzare così il suo sogno.
Il sogno per il quale era vissuto
e s'era sforzato fino a morire;
ed era rinato per realizzarlo.
Il cristiano comprende bene questa metafora.
Gesù afferma: " Io sono la risurrezione e la vita;
chi crede in me, anche se muore, vivrà." Gv.11,25
Gesù afferma: " Io sono la risurrezione e la vita;
chi crede in me, anche se muore, vivrà." Gv.11,25
26 dicembre 2012
25 dicembre 2012
24 dicembre 2012
23 dicembre 2012
LA VERA RICCHEZZA
La Vera Ricchezza
Un giorno un padre di famiglia benestante
portò suo figlio in viaggio
con il fermo proposito di mostrargli quante persone
vivessero in modo differente da loro.
Passarono un giorno e una notte in una umile casa
di una famiglia molto povera.
Quando tornarono da questa esperienza, il padre chiese al figlio:
" Come ti è sembrato il viaggio ?"
" Molto bello, papà !"
" Hai visto come vivono i poveri ?"
" Si !!!!"
" E cosa hai imparato ?"
Suo figlio, allora gli rispose:
" Ho visto che noi abbiamo un cucciolo di cane in casa
e loro ne avevano quattro.
Noi abbiamo una piscina che occupa mezzo giardino
e loro hanno un fiumiciattolo infinito.
Noi abbiamo un solarium illuminato con luce,
loro avevano il cielo, con tutte le stelle e la luna.
Noi abbiamo un giardino con un cancello di ingresso,
loro avevano un bosco intero.
Mentre il piccolo stava rispondendo, il padre, stupito,
non poteva articolare una sola parola.
Alla fine il figlio aggiunse:
Grazie papà, per avermi mostrato quanto siamo poveri !
Un giorno un padre di famiglia benestante
portò suo figlio in viaggio
con il fermo proposito di mostrargli quante persone
vivessero in modo differente da loro.
Passarono un giorno e una notte in una umile casa
di una famiglia molto povera.
Quando tornarono da questa esperienza, il padre chiese al figlio:
" Come ti è sembrato il viaggio ?"
" Molto bello, papà !"
" Hai visto come vivono i poveri ?"
" Si !!!!"
" E cosa hai imparato ?"
Suo figlio, allora gli rispose:
" Ho visto che noi abbiamo un cucciolo di cane in casa
e loro ne avevano quattro.
Noi abbiamo una piscina che occupa mezzo giardino
e loro hanno un fiumiciattolo infinito.
Noi abbiamo un solarium illuminato con luce,
loro avevano il cielo, con tutte le stelle e la luna.
Noi abbiamo un giardino con un cancello di ingresso,
loro avevano un bosco intero.
Mentre il piccolo stava rispondendo, il padre, stupito,
non poteva articolare una sola parola.
Alla fine il figlio aggiunse:
Grazie papà, per avermi mostrato quanto siamo poveri !
il risultato del calcolo dipende solo da come guardiamo le cose. Se abbiamo amore, amici, salute, buonumore e fede
allora , abbiamo tutto ! Se siamo aridi di spirito, non abbiamo niente.
Ho conosciuto una persona talmente povera,
ma talmente povera, che aveva solo denaro !!
22 dicembre 2012
SPERANZA
Se
io avessi una botteguccia
fatta
di una sola stanza
vorrei
mettermi a vendere
sai
cosa? La speranza.
“Speranza
a buon mercato!”
Per
un soldo ne darei
ad
un solo cliente
quanto
basta per sei.
E
alla povera gente
che
non ha da campare
darei
tutta la mia speranza
senza
fargliela pagare.
(G. Rodari)
16 dicembre 2012
Lettera di un cane anziano a Babbo Natale
Una lettera tenerissima trovata sul web in formato power
point e che mi permetto di riproporre.
L’autore si firma Claudio e spero davvero ci sia tanta gente
al mondo che la pensa come lui!15 dicembre 2012
SPINGITI AI CONFINI DELLA TERRA
Spingiti ai confini della
terra, finché sei giovane.
Impara a fare cose nuove.
Scopri meraviglie.
Non rimandare,
o un giorno ti ritroverai senza fiato
soltanto per aver fatto una passeggiata nel parco!
Impara a fare cose nuove.
Scopri meraviglie.
Non rimandare,
o un giorno ti ritroverai senza fiato
soltanto per aver fatto una passeggiata nel parco!
OGNUNO PUO' ESSERE GRANDE
Ognuno può esser grande… perché ognuno può servire. Non è necessario avere
una laurea per servire. Non è necessario concordare soggetto e verbo per
servire. E’ necessario solo avere un cuore pieno di grazia; un’anima generata dall’amore.
14 dicembre 2012
9 dicembre 2012
7 dicembre 2012
2 dicembre 2012
PREGHIERA NATALIZIA DEL CANE
Oh Signore di tutte le creature,
fa che l'uomo, mio padrone,
sia così fedele verso gli altri uomini,
come io gli sono fedele.
Fa che
egli sia affezionato alla sua famiglia e ai suoi amici,
come
io gli sono affezionato.
Fa che egli custodisca onestamente
i beni che tu gli affidi,
come onestamente io custodisco i suoi.
Dagli,
oh Signore,
un
sorriso facile e spontaneo,
come
facile e spontaneo
è il mio scodinzolare.
Fa che egli sia pronto alla gratitudine,
come io sono pronto a lambire.
Concedigli
una pazienza pari alla mia,
che
attendo i suoi ritorni
senza
lagnarmi.
Dagli il mio coraggio e la mia prontezzaa sacrificare per lui tutto,
da ogni comodità fino alla vita stessa.
Conservagli la mia giovinezza di cuore
e la mia giocondità di pensiero.
Oh Signore di tutte le creature,
fa che come io sono sempre veramente cane,
egli sia sempre veramente uomo.
1 dicembre 2012
28 novembre 2012
IL SIGNIFICATO DELLA VITA
Il Significato della vita non può essere espresso in parole.
È qualcosa che si sente in certi momenti: quando si è vicini a una persona cara, o a un albero che ci incanta con la sua bellezza, o quando si è in completa comunione con se stessi e la Natura. Il significato della vita è un'esperienza, non un concetto, e non la si può fermare nel tempo.
Sergio Bambarén
dal libro "Il fiume di cristallo"
24 novembre 2012
IL VECCHIO SAGGIO
Un uomo di 92 anni, piccolo, molto fiero, vestito e ben
rasato, una mattina alle 8.00, con i suoi capelli perfettamente pettinati,
trasloca in una casa per persone anziane.
Sua moglie di 70 anni è recentemente deceduta, cosa che lo obbliga a lasciare la sua casa.
Dopo parecchie ore di attesa nella hall della casa per anziani, ci sorride gentilmente quando gli diciamo che la sua camera è pronta.
Mentre si reca fino all’ascensore con il suo deambulatore, gli faccio una descrizione della sua piccola camera, includendo il drappo sospeso alla sua finestra come tenda.
“Mi piace molto", dice con l’entusiasmo di un ragazzino di 8 anni che ha appena ricevuto un nuovo cucciolo.
“Signor Vinto, lei non ha ancora visto la camera, aspetti un attimo. "
“Questo non c’entra niente", dice.
“La felicità è qualcosa che scelgo a priori. Che mi piaccia la mia camera o no, non dipende dai mobili o dalle decorazioni, dipende piuttosto dal modo in cui la percepisco.
“Nella mia testa è già deciso che la mia camera mi piace. E’ una decisione che prendo ogni mattina al mio risveglio."
“Posso scegliere, posso passare la giornata a letto contando le difficoltà che ho con le parti del mio corpo che non funzionano, oppure alzarmi e ringraziare il cielo per quelle che funzionano ancora."
“Ogni giorno è un regalo e finché potrò aprire i miei occhi, focalizzerò sul nuovo giorno e su tutti i ricordi felici che ho raccolto durante tutta la mia vita.”
“La vecchiaia è come un conto in banca. Prelevi da ciò che hai accumulato.”
Perciò, il mio consiglio per voi, sarebbe di depositare molta felicità nel vostro conto in banca dei ricordi.
Grazie di aver partecipato a riempire il mio conto in banca, dove continuo a depositare.
Ricordate queste semplici regole per essere felici:
1. Liberate il vostro cuore dall’odio
2 Liberate la vostra testa dalle preoccupazioni
3 Vivete con semplicità
4 Date di più
5 Aspettatevi di meno
Sua moglie di 70 anni è recentemente deceduta, cosa che lo obbliga a lasciare la sua casa.
Dopo parecchie ore di attesa nella hall della casa per anziani, ci sorride gentilmente quando gli diciamo che la sua camera è pronta.
Mentre si reca fino all’ascensore con il suo deambulatore, gli faccio una descrizione della sua piccola camera, includendo il drappo sospeso alla sua finestra come tenda.
“Mi piace molto", dice con l’entusiasmo di un ragazzino di 8 anni che ha appena ricevuto un nuovo cucciolo.
“Signor Vinto, lei non ha ancora visto la camera, aspetti un attimo. "
“Questo non c’entra niente", dice.
“La felicità è qualcosa che scelgo a priori. Che mi piaccia la mia camera o no, non dipende dai mobili o dalle decorazioni, dipende piuttosto dal modo in cui la percepisco.
“Nella mia testa è già deciso che la mia camera mi piace. E’ una decisione che prendo ogni mattina al mio risveglio."
“Posso scegliere, posso passare la giornata a letto contando le difficoltà che ho con le parti del mio corpo che non funzionano, oppure alzarmi e ringraziare il cielo per quelle che funzionano ancora."
“Ogni giorno è un regalo e finché potrò aprire i miei occhi, focalizzerò sul nuovo giorno e su tutti i ricordi felici che ho raccolto durante tutta la mia vita.”
“La vecchiaia è come un conto in banca. Prelevi da ciò che hai accumulato.”
Perciò, il mio consiglio per voi, sarebbe di depositare molta felicità nel vostro conto in banca dei ricordi.
Grazie di aver partecipato a riempire il mio conto in banca, dove continuo a depositare.
Ricordate queste semplici regole per essere felici:
1. Liberate il vostro cuore dall’odio
2 Liberate la vostra testa dalle preoccupazioni
3 Vivete con semplicità
4 Date di più
5 Aspettatevi di meno
22 novembre 2012
21 novembre 2012
18 novembre 2012
15 novembre 2012
GLI ANGELI FRA NOI
Gli angeli
fra di noi sono persone comuni,
non li riconosci se non per quello stralcio di luce che accompagna il
loro passaggio
anche nelle stanze più buie,
per quell’alito leggero che ti sfiora il volto quando ti sono accanto.
Gli angeli fra di noi donano il loro tempo,
il loro cuore, la loro storia
a degli sconosciuti.
Non sono eroi, non sono martiri, non sono santi.
Sono persone comuni che stendono il bucato al sole.
Gli angeli fra di noi sono simpatici;
hanno quella sottile ironia di chi
sa che la vita è troppo
importante
per essere presa sul serio.
Gli angeli fra di noi hanno una radiosa bellezza,
visibile soltanto con gli occhi del cuore.
Gli angeli tra di noi vanno ascoltati.
E’ un suono che arriva da lontano,
come un’ eco che s’infrange tra le onde dei nostri tormenti.
Gli angeli tra di noi vanno ringraziati,
per esserci, per indicarci la via.
Forse c’è n’è uno accanto a voi, proprio ora.
Guardatevi intorno: è una
persona comune
ma ha una luce negli occhi
e un mistero nel cuore.
Anna
11 novembre 2012
"In ogni rapporto umano la cosa più importante è parlare.
Ma le persone non lo fanno più: non sanno più sedersi per raccontare e ascoltare gli altri.
Si va a teatro, al cinema, si guarda la televisione, si ascolta la radio, si leggono libri, ma non si conversa quasi mai.
Se vogliamo cambiare il mondo, dobbiamo tornare al tempo in cui i guerrieri si riunivano intorno a un falò a raccontare le loro storie.”
Paulo Coelho
9 novembre 2012
3 novembre 2012
DAVANTI AL CAMINO
"Arrivo, accendo il camino, mi accomodo
sul divano
e passo ore interminabili guardando in
silenzio
le fiamme, immerso in una bruma di
sentimenti
ai quali non riesco a dar voce.
É qui dove sento con più crudezza che
mai potrò dare
espressione alla profondità della mia anima."
Miguel Torga
2 novembre 2012
CANTO NAVAJO
Non restare a piangere sulla
mia tomba.
Non sono lì, non dormo.
Sono mille venti che soffiano.
Sono la scintilla diamante sulla neve.
Sono la luce del sole sul grano maturo.
Sono la pioggerellina d'autunno.
Quando ti svegli nella quiete del mattino...
Sono le stelle che brillano la notte.
Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo.
Non sono lì, non dormo.
Sono mille venti che soffiano.
Sono la scintilla diamante sulla neve.
Sono la luce del sole sul grano maturo.
Sono la pioggerellina d'autunno.
Quando ti svegli nella quiete del mattino...
Sono le stelle che brillano la notte.
Non restare a piangere sulla mia tomba.
Non sono lì, non dormo.
1 novembre 2012
IN RICORDO DI ALDA MERINI
"Io non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi."
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi."
(Alda Merini)
Alda Merini è nata a Milano il primo giorno di primavera del
1931 ed è morta a Milano nel giorno di Tutti i Santi del 2009.
“Io trovo i miei versi intingendo il
calamaio nel cielo”.
31 ottobre 2012
28 ottobre 2012
27 ottobre 2012
25 ottobre 2012
21 ottobre 2012
VOLA FARFALLA!
Farfalla vola!
Hai un solo giorno.
Vola per te, per me, per chi non sa volare.
Tu puoi volare per un solo giorno
ma io non avrò mai ali,
non conoscerò mai la tua libertà,
non sarò mai nel blu dei tuoi cieli.
Vola farfalla,
vola anche per me.
Io resto qui a guardare finché le tue ali si poseranno al
suolo,
solo allora le solleverò e le appoggerò al mio cuore,
aspettando.
Anna
19 ottobre 2012
14 ottobre 2012
QUESTO AMORE CHE NON C'E'
Riaffiora come certe memorie
questo amore che non c’è
questo universo di fantasie
di echi del passato
di risate contro il vento,
così intrigante tra le pieghe del cuore,
così invadente di troppa tenerezza!
Fa pagare lo scotto inevitabile
di chi allenta i fili della realtà,
di chi insegue un fantasma tentando invano di materializzarlo
attraverso un nome, uno sguardo, una voce.
Fa male questo amore che non c’è,
questo strano buco nell’anima
così difficile da rattoppare,
questo compagno burlone
che d’improvviso appare dietro a un volto
e che poi scompare di nuovo
lasciandoci disorientati,
confusi da quel volto
dietro al quale lui non c’è più.
Anna
12 ottobre 2012
8 ottobre 2012
UNA SCRITTA SU UN TOVAGLIOLO DI CARTA
Una frase scritta su un tovagliolo di carta lasciato su un portavivande di una casa di riposo.
“Tutti nascono con un cuore ma nessuno lo sa adoperare”.
Poche parole , da togliermi il fiato. Poche parole di un’anziana di 87 anni, che medici illustri considerano affetta da demenza senile.
La medicina studia fenomeni scientificamente spiegabili ma in cuor mio credo che i grandi dolori vengano affrontati in tanti modi diversi, da alcuni con la rimozione dei ricordi: arriva un momento in cui la memoria si rifiuta di rendersi complice di qualcosa che impedisce di vivere.
Dimenticavo, questa anziana signora è mia madre.
6 ottobre 2012
30 settembre 2012
NELLA TERRA DELLE COSE ANTICHE
Non si
dovrebbe sopravvivere a chi si ama.
La
favola puerile che la vita va avanti !
Tutto
si congela
in quel
terribile attimo
in cui
comprendi
che
certi dolori non sono superabili, mai.
I
regali d’amore
giacciono
nella terra delle cose antiche
dentro
scrigni che si riaprono
solo
per un ultimo dono,
Anna
24 settembre 2012
Sto parlando di cose che non hanno nome, cose che nel corso della vita si
accumulano sul fondo dell'anima, sedimenti e strati di terriccio.
Se mi
chiedessi di descriverteli, non saprei da che parte cominciare, non avrei le
parole adatte.
Solo una stretta al cuore, un'ombra passeggera, un sospiro.
David Grossman
– tratto da “Che tu sia per me coltello”
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