Mentre i nostri sensi sono continuamente rimpinzati di tutto quel che possono desiderare -suoni, odori, cose da vedere-, l'anima, se esiste, fa la fame, è assetata.
Eppure – ognuno di noi lo sa per averlo provato – ci sono momenti, una scena di grande bellezza, una parola, un simbolo, in cui sentiamo l'eco di qualcosa che ci è familiare, ma che non ricordiamo. Sentiamo il bisbigliare di una voce a cui vorremmo prestare ascolto, ma dalla quale siamo presto distratti.”
Tratto da – Un altro giro di giostra- di Tiziano Terzani
Nessun commento:
Posta un commento